PROPEDEUTICA
Docente: MARICA TITTARELLI
ROGRAMMA DI STUDIO DEL CORSO DI PROPEDEUTICA MUSICALE
Età di riferimento: 3-6 anni
La finalità principale che ci si propone è quella di consentire al bambino di “fare” musica partendo dall’educazione al suono e dalla scoperta delle proprie capacità di ascolto. Il percorso didattico, necessariamente di carattere ludico, prenderà vita dall’elaborazione personale, la produzione diretta e il lavoro di gruppo, volti altresì allo sviluppo di un corretto atteggiamento di ascolto, di ricezione attenta e consapevole dell’universo sonoro. Presupposti irrinunciabili sono dunque la concretezza dell’esperienza musicale e l’utilizzo degli elementi di ogni attività musicale. L’educazione musicale sarà posta in stretta relazione con l’educazione sensoriale e motoria, per arrivare a rendere la musica uno degli elementi di formazione globale della personalità del bambino.
La strutturazione dei gruppi viene effettuata per fasce d’età e gli obiettivi didattici vengono adeguati ai diversi livelli cognitivi.
OBIETTIVI GENERALI:
OBIETTIVI SPECIFICI:
MEZZI:
Vengono utilizzati strumenti ritmico-percussivi tipici dello strumentario Orff e brani melodici tratti dal metodo “Musica e movimento” e Spaccazocchi.
I primi riconoscimenti grafici dell’altezza delle note sono affrontati attraverso il metodo “Io cresco con la musica”, Corso di introduzione alla musica – Livello 1 e livello 2 di Carla Pastormerlo ed Elena Rizzi.
All’età di 6 anni è possibile iniziare la lettura delle note con il metodo “Il solfeggio a fumetti” di Maria Vacca.
Si annotano delle possibili attività specifiche che verranno scelte in base alle caratteristiche del gruppo di lavoro:
STRATEGIE D’INTERVENTO:
Tale percorso didattico, che ha tra i suoi scopi la diffusione del linguaggio musicale, passa quindi attraverso la fruizione e l’uso concreto delle componenti essenziali della musica (ritmiche e melodiche).
Il gioco è l’elemento principale che si vuole riportare nel percorso musicale; attraverso l’attività ludica infatti si sviluppano le capacità sensoriali, motorie, espressive e socio-affettive.
Presentare l’attività musicale attraverso questi canali offre, sia al bambino che all’insegnante, una visione molto ampia del fenomeno musicale e dà la possibilità di vivere la musica da vicino inserendola totalmente nel contesto della vita quotidiana.